Il perché della fine
Motivi della ricerca
L’arte tradizionale ha sempre trovato la sua essenza nella capacità di rielaborare memorie, sensazioni ed esperienze, distillandole in forme capaci di evocare emozioni nell'osservatore.
Questo processo, profondamente umano, ha dato vita a opere che parlano di ciò che siamo e di come percepiamo il mondo.
Con l’avvento dell'intelligenza artificiale generativa, questa dinamica si sta evolvendo. Le IA, basate sull'elaborazione di immense quantità di dati passati, dunque di ricordi, possono ora reinterpretare e ricreare stimoli e immagini con meccanismi del tutto simili a quelli usati fin qui da progettisti e artisti.
01
L'artista
Cambio di funzione
In questo contesto, in cui i meccanismi sottili della creazione artistica sono resi così meccanicamente semplici, la funzione tradizionale dell’artista (e del progettista) diventa meno significativa, anche le macchine sono in grado di compiere la sua opera di rielaborazione indiretta.
02
Prospettiva
nuovo senso
Ciò non significa necessariamente che l'arte debba scomparire, ma piuttosto che dobbiamo riflettere su cosa significhi davvero creare oggi e su come l'espressione artistica possa continuare a evolversi e trovare nuove vie e nuovo senso.
Quali strumenti?
Quale arte
Ma, al momento un'arte nuova non c'è. Per questo non possiamo far altro che continuare ad usare i metodi che già conosciamo, anche perché questi continuano a generare gioia, ricerchiamo, esperimento dopo esperimento, vie nuove che riacquistino senso.